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#2ŠCECALKILO

Fra i progetti messi in campo sul territorio viterbese, c'è quello relativo al riuso dei PC usati. Normalmente siamo abituati a gettare via pc, stampanti, monitor e accessori vari in discarica o presso le isole ecologiche, non appena questi oggetti, che ci sono utili per il nostro lavoro o divertimento quotidiano, danno segni di malfunzionamento. La grande distribuzione organizzata e i media, dal canto loro, ci stimolano con pubblicità sempre più pressanti a disfarci di quanto abbiamo per rincorrere l'ultimo modello di personal computer, notebook, cellulare ecc. ecc.

A Viterbo abbiamo allora attivato un piccolissimo circuito del riuso in collaborazione con la Banca del Tempo di Viterbo e con l'azienda A.D.Grafica (che da anni si occupa di assistenza tecnica per pc e notebook): siamo partiti con un piccolo corso di 10 lezioni sul disassemblaggio e la rigenerazione dei pc usati e siamo arrivati a formare alcune persone di tutte le età (dall'adolescente ala persona adulta che ha perso un lavoro). Attualmente il progetto ad essere vivo presso l'azienda A.D.Grafica, che lo porta avanti ancora in forma sperimentale con ottimi successi quotidiani: lo scopo ed il nostro sogno è quello di creare una piccola cooperativa o associazione composta da almeno 10 persone senza lavoro che possano dedicarsi a questo tipo di attività creando un sano profitto e benessere ambientale per la comunità che usufruirà del servizio. Ovviamente questo progetto può essere esteso a tutte le categorie di prodotti riutilizzabili: mobili, elettrodomestici, infissi, telefonia mobile, carta, plastica, vetro ecc.

I computer vengono acquistati con gli scec con un prezzo unico di valutazione di 2 scec al chilo. Pertanto con questo sistema si rende disponibile la conoscenza e l'uso dello scec anche a persone che non conoscono questo sano sistema di moneta complementare. Gli scec incassati dall'utente potranno essere così rispesi nel circuito delle attività iscritte in tutta Italia.

I computer acquistati vengono poi controllati, disassemblati, testati pezzo per pezzo: le parti funzionanti serviranno per la rigenerazione di pc "nuovi", riconfigurati possibilmente con sistemi operativi open source, o con licenze windows/mac preesistenti, corredati di software gratuiti (Antivirus, programmi di scrittura, fogli di calcolo, disegno, per masterizzare cd-dvd ecc.) provati e testati per almeno 72-96 ore. Le parti non funzionanti verranno vendute ad aziende certificate che si occupano di recupero di materie prime seconde (oro, argento, alluminio, tantalio, iridio ecc.) oppure donate in cambio di scec ad artisti e artigiani che utilizzano creativamente i pezzi di computer dismessi.

I "nuovi" pc verranno invece rivenduti al prezzo simbolico di 50 euro (costo della mandopoera necessaria per testare tutto) + 2 scec al chilo, pari al peso del computer rigenerato, a famiglie e imprese in difficoltà, o che più semplicemente rifiutano l'idea di dover necessariamente acquistare un computer nuovo.

In questo modo si crea un sistema di economia circolare, dove rispetto per l'ambiente, valorizzazione del lavoro e dell'inventiva umana, sostegno dell'economia locale, aiuto alle famiglie e alle imprese in difficoltà, creano una comunità più resiliente, capace di creare una microindustria del riuso permanente, completamente slegata dalle logiche di economia di scala alle quali siamo abituati, inserito in un sistema di sana decrescita felice, dove il vero pil è costituto dal benessere della comunità.

Per informazioni più dettagliate sul progetto e sulla sua replicabilità, per info sui corsi di disassemblaggio e rigenerazione e sulle opportunità di lavoro, consigliamo di consultarsi direttamente con il responsabile per la zona di Viterbo Antonio Di Stefano presso il centro stampa digitale A.D.Grafica in Via Giuseppe Mazzini, 63 - Tel. 0761322651 o 3295958341 - info@viterboscec.it.

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